E' finita si dice alla fine.

Venerdì 29/Agosto/2008 h: 04.36
(Ho inserito un player qui in basso perchè voglio che tu sia nelle stesse mie condizioni di quando ho scritto questo post. Per me questa musica è stata magia, chissà che non lo sia anche per te).



Quando nacqui, circa 22 anni fa, come tutti voi, mai mi sarei aspettato di cosa fosse realmente la vita.
L'unica cosa che mi interessava allora, era piangere e bere il latte di mia madre.

Dopo qualche anno iniziai ad innamorarmi di tutto ciò che si chiamava "gioco",
e ricordo quanto fosse bello condividere quei momenti con amici e cugini.

Nel frattempo a scuola iniziavo a scoprire quanto fosse "magico" parlare, ridere e scherzare con un' amica che tanto mi piaceva.

Vennero poi gli anni dei primi confronti.
Ci si iniziava a scontrare su chi avesse il pantalone più bello o la maglietta più "di moda".
Si formavano i gruppi.
Si iniziava a prendere in giro i più deboli e ci si sentiva più forti.

Nel frattempo gli interessi erano diventati la ragazza più bella o il motorino più "costoso e veloce".

Era una continua e costante sfida di supremazia materiale che la vita imponeva noi.

Le delusioni, i dispiaceri e le preoccupazioni erano ora sempre più grandi.

Sentirti il debole del gruppo solo perchè non conoscevi persone che amavano litigare da poter "chiamare" in caso di botte.
Sentirti il debole del gruppo perchè mentre gli altri andavano col motorino tu eri a piedi.
Sentirti il debole del gruppo perchè le ragazze che tanto ti piacevano non ti filavano minimamente dato che eri un debole.

Nel frattempo crescevi sempre più. E crescevano le preoccupazioni.
La scuola da portare avanti con buoni risultati.
I dispiaceri e gli scontri con la famiglia.
Il confronto sempre maggiore col mondo.

Poi il diploma. E dopo,"la ricerca di un lavoro".

Ne inizi uno, ma dopo che ti scade il contratto di un mese non ti rinnovano perchè c'era "l'altro" che conosceva il figlio del titolare.
Ne provi un altro, ma dopo un pò ti rendi conto che non è ciò che vuoi fare nella vita.
Ne ricominci un altro, ma dopo tre settimane ti rendi conto che i soldi che ricevi sono sempre meno di quelli promessi.

Nel frattempo ti senti dare del fallito, dell'incosciente e dell'immaturo.
La gente non crede in te.

Ed allora inizi a girovagare per le strade, tra gli amici, in famiglia.
Senza meta. Senza scopi. Senza sogni. Senza obiettivi!

E ripensi a quelli che se la spassano nella macchina extralusso compratagli dal papà,
che ti passano vicino per prenderti in giro mentre tu sei a piedi....
o a quelli che si comportano da bulli che "posseggono" il territorio e dai quali devi stare attento e sperare che non ti facciano del male.

Così inizi a chiederti perchè non sei cattivo, perchè ti dicono che non hai carattere, perchè sei immaturo, perchè sei un fallito.
Perchè sei nato così!
Proprio tu.

E' il momento in cui non capisci più niente. Ti senti risucchiato dal vortice della vita.
Dubbi, ansie, paure.

Una cosa però è sempre lì con te.
Una cosa che forse ti accompagna dal giorno in cui t'interessava solo piangere e bere il latte di tua madre.
Un qualcosa che hai rinchiuso nel tuo profondo e che non sai di poter utilizzare.
Fino a che, questo qualcosa non esce fuori, giungendo ad affermarsi in maniera sempre più autoritaria nella tua vita.
La fiducia in te stesso!
Finchè non avrai fiducia in te stesso la tua non sarà vita!

La forza che hai dentro può essere più forte di tutte le voci del mondo messe insieme.

Obiettivi, opportunità, possibilità si aprono dinanzi come tulipani a primavera.
Il mondo ti aspetta e ora capisci che la risposta a tutti quei perchè
era solo dentro te.

Andando avanti non è importante come colpisci.
L'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi.
E se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti.
Così sei un vincente.
Dal film Rocky Balboa




Gennaro

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